Il Terminal delle crociere a Lisbona. L'inversione dello sguardo

João Luís Carrilho da Graça is the winner of the international competition announced by the Port Authority of Lisbon in 2010, following the decision to move the existing terminal near the Santa Apólonia railway station. Located in front of the old port warehouses and aligned to the grounds of the old walls of the Alfama, the perimeter of the Jardim do Tabaco is a large rectangle container that defines the intervention in the sequence of large urban rooms, that delimit the building of the Terminal and a new urban park designed together with João Gomes da Silva. The Terminal is conceived as a new viewpoint that interacts with the Alfama district. With an excavation that unearths the old dock Carrilho da Graça would to preserve the memory of the Jardim through the design of a linear system that brings out the building from a tindal tank, on one side and, from a dark paved floor on the other. The Terminal is grafted into this urban system by rising partially from the ground with its long, completely blind facades towards the city and the river, holding onto a system of gangways that penetrate inside it along the extreme edge of the pier to lead passengers towards an approach evocative to the city.

João Luís Carrilho da Graça è il vincitore del concorso internazionale indetto dall'Autorità Portuale di Lisbona nel 2010, a seguito della decisione di spostare il terminal esistente vicino alla stazione ferroviaria di Santa Apólonia. Situato di fronte ai vecchi magazzini portuali e allineato al terreno delle vecchie mura dell'Alfama, il perimetro del Jardim do Tabaco è un grande contenitore rettangolare che definisce l'intervento nella sequenza dei grandi spazi urbani; questi delimitano l'edificio del Terminal e un nuovo parco urbano progettato da João Gomes da Silva. Il Terminal è concepito come un nuovo belvedere che interagisce con il quartiere Alfama. Con uno scavo che riporta alla luce il vecchio molo Carrilho da Graça vuole conservare la memoria del Jardim attraverso il disegno di un sistema lineare che fa emergere l'edificio da uno specchio d’acqua, da un lato e da una pavimentazione in pietra lavica dall'altro. Il Terminal si innesta in questo sistema urbano elevandosi parzialmente da terra con le sue lunghe facciate completamente cieche verso la città e il fiume, aggrappandosi a un sistema di passerelle che penetrano al suo interno lungo il bordo estremo del molo per condurre i passeggeri verso un suggestivo avvicinamento alla città.